Pierangelo Lusini, Uomini e bestiami nella Maremma dei Paschi. Il processo al cavallaro Pietro di Mariano da Manciano (1578-1579), Firenze, 2019
978-88-97826-77-4 (edizione cartacea, editpress)
978-88-942319-5-3 (edizione elettronica, Associazione di Studi Storici Elio Conti)
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Abstract
Nel luglio del 1578 l’Ufficio dei Paschi di Siena diede l’avvio ad un processo a carico di un proprio funzionario, il Cavallaro Pietro di Mariano da Manciano, che si concluse nell’agosto dell’anno successivo. Le accuse erano quelle di malversazione, appropriazione indebita e corruzione. Scorrendo le carte dei verbali del processo emerge un microcosmo di uomini e di animali e un continuo alternarsi di rapporti non soltanto tra il vecchio centro (Siena) e la periferia (la Maremma), ma anche con Firenze, nella cui orbita Siena e il suo vasto Stato territoriale erano ormai entrati a far parte da circa un ventennio. Il processo offre l’occasione di illustrare i comportamenti e le pratiche che caratterizzavano la vita quotidiana, l’economia e il lavoro nel mondo pastorale e rurale della Maremma toscana nel secondo ’500. La storia e la gestione di questo processo fanno emergere gli elementi specifici del potere decisionale della dinastia medicea che tendeva sempre più verso l’accentramento assoluto e, conseguentemente, sempre meno disposta a condividere la propria sovranità.
Sommario
ANDREA ZAGLI, Presentazione
INTRODUZIONE
I. GLI STATUTI NUOVI
La magistratura dei Paschi
Figure istituzionali e personale periferico di controllo
Disposizioni particolari
Proprietà comuni e disposizioni finali
II. L’AVVIO DEL PROCESSO
Le prime deposizioni e i primi interrogatori
Il processo entra nel vivo
Il coinvolgimento di un uomo di apparato: Fabio Borghesi. La definizione dei capi di imputazione
III.LA SECONDA FASE, ACCUSA E DIFESA A CONFRONTO
Carcerazione, tortura, scarcerazione: Antonio da Fanano
La difesa di Pietro e i controinterrogatori del Fiscale
Primi testimoni a difesa
Rientra in scena il Fiscale. Pietro viene scarcerato
IV.IL PROCESSO PROSEGUE, TRA BESTIAME SMARRITO (MA NON TROPPO) E SUA (EVENTUALE) RIATTRIBUZIONE
La difesa di Pietro dalle accuse di appropriazione indebita di bestiame smarrito
La storia del giovenco di Vinciguerra (nonostante il Fiscale)
V. VERSO LA CONCLUSIONE: TRA IPOTESI DI CONTRABBANDO, RITRATTAZIONI E NUOVE TESTIMONIANZE
Tra nuovi documenti e contestazioni di testimoni
I contrasti fra la magistratura dei Paschi e il Fiscale
La complessa trama del processo
La sentenza
CONCLUSIONI: MA PIETRO ERA INNOCENTE O COLPEVOLE?
APPENDICI
I PROTAGONISTI